About

Home  /  About

Giancarlo Pradelli (1966) vive e lavora a Modena. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento della fotografia, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha approfondito la tecnica del bianco e nero e del ritratto presso alcuni importanti studi a Boston e New York. Da molti anni si dedica alla fotografia di architettura, con particolare attenzione al connubio fra rudere e natura. La sua ricerca non è però motivata dal ricordo nostalgico di spazi abbandonati e neppure un intento di documentazione ruinistica, bensì dal desiderio di fermare nel tempo attuale quel che resta di antiche costruzioni funzionali, poi cadute in disuso e quindi abbandonate. Spesso ridotti a muri crollati, i ruderi sprigionano una forza strutturale che lo seduce: braci della presenza umana ancora accese che tentano di opporsi all’azione inesorabile della natura, rivelando nella loro fragilità una caparbia resistenza. Trasfigurati dalle cause naturali del tempo questi relitti di edifici, provenienti da un passato storico, danno vita a un’opera nuova che integrandosi nel paesaggio circostante va assumendo una dimensione estetica originale, talvolta di grande fascino.

Per Five Continents Edition ha pubblicato Eolie (2005), Pierluigi Ghianda (2006) Home (2012), Temples (2021). Sue immagini sono presenti in diverse collezioni pubbliche, fra cui: Galleria Civica di Modena, Centro Studio e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, Bibliothèque Nationale de France a Parigi.

Giancarlo Pradelli (1966) lives and works in Modena. After a few years dedicated to teaching photography, he moved to the United States, where he studied the technique of black and white and portraiture in some important studios in Boston and New York. For many years he has dedicated himself to architectural photography, with particular attention to the union between ruins and nature. However, his research is not motivated by the nostalgic memory of abandoned spaces or even an intent to document ruins, but by the desire to freeze in the present time what remains of ancient functional buildings, which later fell into disuse and therefore abandoned. Often reduced to collapsed walls, the ruins release a structural force that seduces him: embers of the human presence still lit that try to oppose the inexorable action of nature, revealing a stubborn resistance in their fragility. Transfigured by the natural causes of time, these wrecks of buildings from a historical past give life to a new work which, by integrating into the surrounding landscape, takes on an original aesthetic dimension, sometimes of great charm.

For Five Continents Edition he has published Eolie (2005), Pierluigi Ghianda (2006) Home (2012), Temples (2021). Images of him are present in various public collections, including: Galleria Civica di Modena, Study Center and Communication Archive of the University of Parma, Bibliothèque Nationale de France in Paris.